La scoperta della ruota è stata una svolta epocale nella storia umana, ma con l'avvento della bicicletta oltre duecento anni fa, si è compiuto un altro passo avanti, consentendo all'uomo di muoversi in modo autonomo e rapido sulle strade. Oggi, nonostante il progresso tecnologico, la bicicletta rimane al centro del dibattito, con sostenitori e scettici che si confrontano costantemente.

Mentre lasciare la sella di un cavallo o di un asino è diverso dall'abbandonare un'automobile, entrambi i mezzi offrono benefici su più fronti. Se due secoli fa la bicicletta ha relegato il cavallo ai campi, oggi potrebbe ridurre significativamente il numero di veicoli a motore nelle città, migliorando l'aria e la qualità della vita urbana.
Questa rivoluzione urbana, diversamente dalle precedenti, potrebbe rappresentare la soluzione per tornare a vivere in modo sano, creando un ambiente urbano più adatto alle persone. Ridare spazio ai pedoni nei centri città significa riportare le strade alla loro originaria funzione di luoghi vivaci e attivi, dove transitavano cavalli e carrozze.

Fortunatamente, molte città, non solo del nord, stanno adottando politiche di trasformazione urbana con successo, creando zone pedonali verdi e accoglienti. Queste aree non solo migliorano la qualità della vita dei residenti, ma attraggono anche più turisti, aumentando il commercio locale.
In questo contesto, la bicicletta trova il suo habitat ideale, con percorsi sicuri e infrastrutture adeguate. Riusciremo noi, come comunità, a rivitalizzare i nostri quartieri, le nostre rive dei laghi, e riscoprire il piacere di vivere in un ambiente a misura d'uomo? La bicicletta potrebbe essere la chiave per questo cambiamento.



